RIVESTIMENTI CERAMICI

MATERIALE RESISTENTE E RIGIDO

La piastrella più comune si ottiene da un impasto di materiali argillosi e sabbie quarzifere cotto in forni a una temperatura oscillante tra i 1060 °C e i 1220 °C a seconda della tipologia per 30-70 minuti. Quando poi viene lasciato raffreddare, si ottiene un materiale resistente, rigido, non più solubile in acqua, con buona resistenza agli attacchi sia chimici che meccanici.

Le categorie di piastrelle

in ordine di resistenza fisica e meccanica

Cotto: piastrella a pasta bianca o rossa (il colore dipende dalla composizione dell’argilla).
Monocottura: consiste nel cuocere supporto e smalto in un’unica passata in appositi forni a temperature che oscillano tra gli 1170 e i 1200 °C.
Bicottura: la piastrella viene realizzata in due tempi, dove nel primo si cuoce l’impasto parzialmente comunemente chiamato biscotto, mentre in un secondo momento questo viene dipinto con smalti e passato alla seconda cottura.
Grès porcellanato in massa: piastrella non smaltata ottenuta tramite un processo chiamato “pressatura”, la caratteristica principale è il bassissimo tasso di imbibizione (assorbimento di acqua) 0,04% che la rende completamente inassorbente. In alcuni casi il grès porcellanato più pregiato viene denominato Marmo di Fabbrica.
Grès porcellanato smaltato: piastrella smaltata derivante da un processo simile alla monocottura ma con caratteristiche finali tipo grès. Può assumere vari colori in base alle texture utilizzate nella fase decorativa a smalto. Si può considerare l’evoluzione tecnologica della Monocottura.

MATERIALE RESISTENTE E RIGIDO

La piastrella più comune si ottiene da un impasto di materiali argillosi e sabbie quarzifere cotto in forni a una temperatura oscillante tra i 1060 °C e i 1220 °C a seconda della tipologia per 30-70 minuti. Quando poi viene lasciato raffreddare, si ottiene un materiale resistente, rigido, non più solubile in acqua, con buona resistenza agli attacchi sia chimici che meccanici.

Le categorie di piastrelle

In ordine di resistenza fisica e meccanica. Con le tecnologie produttive si possono ottenere piastrelle con formati variabili da 5×5 a 150×300 cm, con spessori da 3 a 20 mm, che possono essere smaltate e non smaltate.

Cotto: piastrella a pasta bianca o rossa (il colore dipende dalla composizione dell’argilla).

Monocottura: consiste nel cuocere supporto e smalto in un’unica passata in appositi forni a temperature che oscillano tra gli 1170 e i 1200 °C.

Bicottura: la piastrella viene realizzata in due tempi, dove nel primo si cuoce l’impasto parzialmente comunemente chiamato biscotto, mentre in un secondo momento questo viene dipinto con smalti e passato alla seconda cottura.

Grès porcellanato in massa: piastrella non smaltata ottenuta tramite un processo chiamato “pressatura”, la caratteristica principale è il bassissimo tasso di imbibizione (assorbimento di acqua) 0,04% che la rende completamente inassorbente. In alcuni casi il grès porcellanato più pregiato viene denominato Marmo di Fabbrica.

Grès porcellanato smaltato: piastrella smaltata derivante da un processo simile alla monocottura ma con caratteristiche finali tipo grès. Può assumere vari colori in base alle texture utilizzate nella fase decorativa a smalto. Si può considerare l’evoluzione tecnologica della Monocottura.

PRODOTTI DI QUALITA’

Grazie ad una consolidata esperienza nel settore, la Tedil rappresenta una garanzia per i suoi prodotti di qualità, ed un punto di riferimento per serietà e professionalità per la provincia di Catania.
I consulenti Tedil, esperti e qualificati, sono sempre pronti ad illustrare la vasta gamma di prodotti di qualità offerti, consigliando di volta in volta quelli più funzionali rispetto alle specifiche esigenze.

Attenzione ai dettagli

Durante la cottura avvengono varie deformazioni sulla materia precedentemente pressata.
Il restringimento dimensionale post cottura si aggira intorno a un 7%, per cui i prodotti di maggiori dimensioni (60×60 cm, 120x120cm) vengono solitamente rettificati tramite mole ad umido, successivamente alla cottura.

Le norme UNI

Tecnicamente le norme UNI definiscono porcellanato la ceramica che possiede un coefficiente di assorbimento all’acqua minore dello 0,5% (UNI EN 176 ISO BI), ed è sinonimo di: resistenza agli agenti atmosferici, resistenza al fuoco, resistenza a rottura per sbalzi termici, superficie antisdrucciolo sull’asciutto sia sul bagnato.

ATTENZIONE AI DETTAGLI

Durante la cottura avvengono varie deformazioni sulla materia precedentemente pressata.
Il restringimento dimensionale post cottura si aggira intorno a un 7%, per cui i prodotti di maggiori dimensioni (60×60 cm, 120x120cm) vengono solitamente rettificati tramite mole ad umido, successivamente alla cottura.

LE NORME UNI

Tecnicamente le norme UNI definiscono porcellanato la ceramica che possiede un coefficiente di assorbimento all’acqua minore dello 0,5% (UNI EN 176 ISO BI), ed è sinonimo di: resistenza agli agenti atmosferici, resistenza al fuoco, resistenza a rottura per sbalzi termici, superficie antisdrucciolo sull’asciutto sia sul bagnato.

La nostra mission è quella di essere non fornitore ma partner dei clienti e delle aziende edili fornendo non solo ottimi prodotti ma soprattutto servizi costruiti intorno ad esigenze specifiche del cantiere.